Roberto Sias, cittadino del Mondo, nasceva a Milano nel '56 e ora vive sul lago Maggiore, ad Arona.
Già adolescente è affascinato e amante della fotografia, passione che inizia con una 6x6, in camera oscura, con pellicole B/N. Il suo lavoro lo porta a utilizzare le fotografie come compendio ai suoi testi, pubblicati in numerose testate. Dal 1979 è giornalista pubblicista. La sua carriera inizia nel mondo motoristico, sino a quando un reportage in Africa gli cambia la vita. Dapprima svolge attività di volontariato in campi profughi in Somalia, poi affina le sue competenze tecnico/gestionali e diventa un cooperante professionista, lavorando in Africa, Asia, Europa in programmi di sviluppo od emergenza, per oltre 30 anni. Non abbandona mai la sua passione per la fotografia e pubblica saltuariamente articoli e fotografie delle realtà che scopre nel corso degli anni.
Alcune sue opere hanno vinto concorsi nazionali e alcune sue fotografie hanno partecipato e sono state esposte in mostre e pubblicazioni internazionali.
La luce è magia. E’ l’energia con cui ci relazioniamo con il mondo che ci circonda. Con la luce, dal buio, emerge la realtà, la conoscenza e da qui: l’espressione del reportage fotografico. La fotografia trasforma l’onda di luce in particelle, punti bianchi sul nero, fermi nel tempo. Così la fotografia ci racconta realtà vissute, siano esse sorprendenti, gradevoli, tristi, commoventi... e la luce si trasforma in emozioni.
Il reportage proposto è una collezione di immagini scattate in Africa, in Sierra Leone, Guinea Bissau, Guinea e Senegal poco dopo l’epidemia di ebola che colpì il Paese pochi anni fa. In quel periodo, la popolazione aveva una gran voglia di riprendere la vita sociale e le attività sportive interrotte durante l’epidemia. “I love African Football” è una selezione di immagini che mostrano realtà lontane dal nostro mondo quotidiano, ma racchiudono la genuina essenza dello sport, uguale in tutto il mondo.